La "tessera del tifoso" è uno strumento di “fidelizzazione” adottato dalla società di calcio che prevede verifiche della Questura attraverso una procedura standard diramata a livello nazionale con apposita direttiva ministeriale. Il progetto lanciato dall'Osservatorio si pone l’obiettivo di creare la categoria dei “tifosi ufficiali”.
La tessera, rilasciata dalla società sportiva previo “nulla osta” della Questura competente che comunica l’eventuale presenza di motivi ostativi (Daspo in corso e condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni), fidelizza il rapporto tra tifoso e società stessa.
A cosa da diritto
- al possessore non si applicano le eventuali restrizioni alla vendita dei biglietti;
- vengono snellite sia le procedure di acquisto dei biglietti che quelle di accesso allo stadio, attraverso la creazione di varchi dedicati;
- è favorita la concessione di facilitazioni, privilegi e/o benefici da parte delle società (accumulo di punti, diritto di prelazione per l’acquisto di biglietti, convenzioni con altre società private come Ferrovie dello Stato, Autogrill, sponsor, ecc.).
I vantaggi per la sicurezza
- permette di “costituire” la categoria degli spettatori “ufficiali”;
- garantisce l’aumento degli standard di sicurezza del pubblico, perché esclude dagli impianti i soggetti sottoposti a Daspo o a condanne per reati da stadio;
- consente alle società sportive di avviare rapporti “virtuosi” con le tifoserie ufficiali, soprattutto per le trasferte;
- nel tempo determinerà la costituzione, nell’ambito delle Società Sportive, dei c.d. “dipartimenti dei tifosi” che in altri grandi club europei hanno trovato applicazione con apprezzabili risultati.
Hanno trasformato la partita in un incubo: andarci non è più una festa, ma un’impresa. Devi acquistare il biglietto in anticipo, non puoi cederlo a un amico quando ti prende un brutto raffreddore. E, nel malaugurato caso in cui ti venga voglia di andare in trasferta, magari di mettere su una macchina all’ultimo momento con quattro amici incontrati al bar, è bene che abbandoni subito l’idea perché è più semplice partecipare a una missione sulla luna.
Ora vogliono imporre la «tessera del tifoso». Lippi, ct campione del mondo, ha detto: «Non mi piace, sa di schedatura». Ha ragione: è una pessima idea. E non solo perché sa di schedatura, ma anche perché renderà ancora e sempre più difficile andare allo stadio. Ovviamente complicherà la vita ai tifosi perbene, quelli che vanno alla partita con il panino e non con il coltello. Gli altri, alla fine, un modo per entrare lo trovano sempre, come i bagarini che - chissà perché - hanno sempre i biglietti in mano (ma non sono nominali, i biglietti?).
Dicono che questa tessera renderà gli stadi più sicuri: per forza, gli spalti saranno semideserti, cosa vuoi che succeda? Ci sono sistemi più giusti per garantire la sicurezza. Ad esempio, punire i violenti, fermare chi è pericoloso e agevolare (non schedare) i tifosi corretti. Che - dalle curve alle tribune - sono la stragrande maggioranza.
La fine della storia? Questa, temiamo: stadi svuotati e tutti davanti alla tv. Casualmente davanti alla tv.
A QUESTO PUNTO CHE DIRE......
BUONA VISIONE CARI "TIFOSI UFFICIALI"!!!!
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