SCOZIA: ATTIVI 500 "FOOTBALL CASUALS"... sono considerati pericolosi.. mah...



Secondo "News of the world" in Scozia sarebbero attivi circa cinquecento "football casuals" considerati pericolosi. Un ufficiale della polizia avrebbe dichiarato essere particolarmente attive le "firms" di Rangers,Hibs, Aberdeen,Motherwell,Dundee,Airdrie,Partick Thistle e St.Johnstone. Sempre secondo la stessa fonte, sarebbero,invece, poche le preoccupazioni causate dalle altre tifoserie , compresa quella dei Celtic. A Coleraine,in Ulster, sono scoppiati incidenti dopo l' "Old Firm" vinta dai Rangers contro i Celtic; la polizia, intervenuta per dividere le fazioni, sarebbe stata oggetto di lancio di mattoni e bottiglie. Infine una curiosità: la controversa Carta del Tifoso in via di probabile ingroduzione in Italia viene raccontata, sommariamente, anche da "The Epoch Time" per i lettori di lingua inglese.

SCONTRI IN BOSNIA.. MORTO UN TIFOSO..



Follia in Bosnia: prima della partita di campionato Siroki Brijeg-Sarajevo si sono verificati diversi incidenti nella cittadina bosniaca, che hanno portato ad un morto e a ventidue feriti, tra i quali dodici poliziotti.

A poche ore dalla gara, in seguito annullata, molte centinaia di sostenitori della squadra ospite, il Sarajevo, hanno assaltato il centro cittadino di Siroki Brijeg, scagliando pietre ed altri oggetti contro le vetrine dei negozi e verso bar e ristoranti e scatenando una guerriglia con la polizia. Gli scontri sono originati dalla crescente tensione sociale che da tempo contrappone l'etnia bosniaco-croata con quella musulmana. L'unica vittima si chiamava Vedran Puljic, ed era un tifoso ventiquattrenne del Sarajevo.

ENTRA IN CAMPO E PICCHIA IL MASSAGIATORE!



ROMA (4 ottobre) - A dieci minuti dalla fine della partita invade il campo e prende a calci il massaggiatore intervenuto in soccorso di un calciatore infortunato: è stato portato nella caserma dei Carabinieri di Agnone un tifoso del Chieti autore dell'aggressione, avvenuta nello stadio molisano Civitelle. Inaugurato quattro anni fa, fu uno dei primi «campi senza barriere» promossi dalla Lega nazionale dilettanti anche per combattere la violenza negli stadi.

Ora i militari dell'Arma stanno visionando le immagini delle telecamere a circuito chiuso, perché a sostenere l'intemperanza del tifoso abruzzese è intervenuto anche un altro ultrà, tirando una bottiglia di plastica contro il medico dell'Agnonese arrivato in campo a soccorrere giocatore e massaggiatore.

L'incontro di calcio Agnonese-Chieti, finito 2-0, si disputava nella serie D girone F. Carlo Siciliano dell'Agnonese è caduto a pochi metri dal bordo campo. All'arrivo del massaggiatore, il tifoso ha scavalcato la simbolica protezione, alta un metro e mezzo, e lo ha aggredito sferrandogli un calcio all'addome. Poi il lancio della bottiglia, l'arrivo dei Carabinieri che hanno bloccato il tifoso e lo hanno portato via.

NON SOLO CALCIO... QUANDO SI PARLA DI ULTRAS SI PARLA ANCHE DI BASKET....CORI RAZZISTI.... PER GUEYE.

L'Aquila multata per le invettive contro il giocatore del Verona. La storica curva della tifoseria però respinge le accuse e precisa: "Una pratica a noi estranea"
Fonte: "ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com"

Bologna, 2 ottobre 2009 - "Dalla nostra curva non si sono mai levati cori razzisti contro qualcuno per motivi di razza, origine etnica, religione. Il razzismo è una pratica a noi estranea al contrario di tante tifoserie che individuavano nei nostri giocatori italiani di colore dei bersagli per razzismo becero e di bassa lega". A scriverlo è la ‘Fossa dei Leoni’, storica tifoseria della Fortitudo Bologna.


Gli ultrà hanno tenuto a questa precisazione dopo aver appreso "con sconcerto che la società Fortitudo Pallacanestro è stata multata di 600 euro per "cori palesemente razzisti" verso un giocatore di Verona, Ousmane Gueye. "Solidarizziamo quindi con Gueye - dicono i tifosi della Fossa - nel caso si sia sentito apostrofare realmente con epiteti razzisti, stigmatizziamo però anche il comunicato della Fip perché fa passare tutto il pubblico Fortitudo come razzista".


"Indicando come motivazione della multa dei cori - specifica la Fossa - è ovvio che la mente di chi viene a sapere la notizia vada direttamente a individuare i responsabili nei componenti del Gruppo Ultras della squadra di casa. Questo è assolutamente errato e fuorviante, come Fossa dei Leoni abbiamo sempre combattuto il razzismo e chi praticava simili versi o frasi in mezzo a noi".



"Dalla curva gli ululati razzisti non sono certo partiti - si legge ancora nella nota -; di sicuro al PalaDozza qualcuno che ritiene giusto offendere un uomo per il colore della sua pelle ci sarà, ma riteniamo la cosa assolutamente minoritaria e sporadica, e comunque, come abbiamo sempre fatto nella pratica, condanniamo senza mezzi termini chi pratica il razzismo anche solo come sfogo contro un giocatore perche’ sta facendo vedere i sorci verdi alla nostra squadra".

QUESTA E' MENTALITA'... UNITI CONTRO LA TESSERA!!!

Comunicato ufficiale delle tifoserie di Sampdoria e Parma unite prima della partita per ribadire il proprio 'nò alla tessera del tifoso. Con un volantino distribuito fuori dallo stadio Luigi Ferraris e firmato sia dagli Ultras Tito Cucchiaroni sia dai Boys Parma 1977 infatti hanno voluto spiegare i perchè di questa protesta: «Parma e Sampdoria sono tifoserie amiche, gemellate.

Non per caso ci troviamo uniti e concordi nel no alla Tessera del Tifoso, della quale vogliamo ancora una volta, smascherare il vero volto - scrivono nel comunicato spiegando punto per punto i motivi della loro scelta -. La tessera è uno strumento di fidelizzazione. Chiediamo a tutti se vi sia mai capitato di essere costretti a fare e pagare una tessera fedeltà del supermercato: 'costerà una cifra modicà che va però moltiplicata per centinaia di migliaia di appassionati e che andrà sommata al prezzo del biglietto tutt'altro che modico..»

« 'Creerà un circolo di tifosi virtuosì in realtà - proseguono - vuole tenere lontano chiunque abbia avuto a qualsiasi titolo a che fare con la giustizia per motivi legati al calcio, ma costringendo ad odiose schedature anche i tanti che anno dopo anno abbandonano gli spalti disgustati da queste continue vessazioni». «Per questo oggi - concludono le due tifoserie - Parma e Genova ribadiscono il loro no a questo odioso abuso, dicendo sì all'aggregazione ed al rispetto». -->

CHI C.... PARLA!!!! CHE VERGOGNA!!

Gli agenti della Uil scrivono al questore: "Nelle piazze di Bologna le prendiamo sempre. O si cambia o, per le prossime manifestazioni, rivolgetevi ad altri reparti mobili". «Signor Questore, se le cose dovessero continuare ad andare avanti ancora in questo modo ci faccia la cortesia di chiedere al Dipartimento l'impiego di altri reparti mobili per gestire i servizi di ordine pubblico a Bologna, perché gli agenti del VII Reparto Mobile sono mortificati, umiliati e stanchi di essere trattati in questo modo». Questo è un passo della lettera aperta pubblicata sul sito nazionale del sindacato di polizia Uil Ps e firmata dal segretario provinciale Francesco Pantano, operatore del Reparto Mobile in servizio durante gli scontri di lunedì con studenti e ultras, in concomitanza con la presenza del ministro Maroni in città.
Lo stesso sindacalista, che è stato già convocato per un incontro dai vertici di piazza Galileo, un'intervista al Carlino aveva contestato la gestione della piazza da parte della Questura in questa e in altre occasioni. Lunedì i poliziotti finiti al pronto soccorso sono stati quattro e uno di loro, ustionato da un fumogeno, ha una prognosi di 25 giorni per bruciature al petto, al collo e al volto. Rispetto alle perentorie dichiarazioni dell'altro giorno la Uil Ps non arretra di un passo. Anzi, rilancia, rivolgendo al questore Luigi Merolla la richiesta-choc di impiegare in ordine pubblico altri reparti. «Altro che manganellate! Quali cariche? I poliziotti hanno subito una vera e propria aggressione - si legge nella lettera, indirizzata anche al dirigente del VII Reparto Mobile - ingiustificata e forse prevedibile dopo i tanti episodi di violenza e intolleranza accaduti in altre circostanze: scontri a Piazza Verdi, 7 feriti, scontri al Rettorato, un'altra decina, e così via». Ai responsabili della piazza di Bologna, ribadisce Pantano, «chiediamo più sicurezza anche per gli Uomini della Polizia di Stato, stanchi di subire insulti, umiliazioni, mortificazioni e danni fisici. Chiediamo rispetto per la nostra dignità, siamo stufi e demotivati di operare in questecondizioni: forse è il caso, Signor Questore, di rivedere la politica dell'ordine pubblico a Bologna». «Non si può permettere - aggiunge il segretario provinciale della Uil Ps - a manifestanti non pacifici di arrivare a contatto con gli operatori e lasciare che questi subiscano impassibili vili e violente aggressioni».

GLI ULTRAS RUBIN CHIAMANO I RAGAZZI DELLA NORD.

Nei giorni precedenti l'incontro di oggi col Rubin alcuni Ultras locali hanno contattato i Ragazzi della Nord per denunciare alcuni eventi gravissimi accaduti nei giorni scorsi.

A quanto pare diverse decine di Ultras sarebbero stati arrestati "preventivamente" nel corso di una grigliata nei boschi nei dintorni di Kazan.

Senza altro motivo che non fosse l'appartenenza a gruppi Ultras, la polizia avrebbe arrestato e detenuto per oltre una settimana i Ragazzi e, secondo i racconti degli stessi Ultras del Rubin, sarebbero stati quasi torturati nel corso della detenzione.

Agli Ultras sarebbe stato imposto di cantare cori d'amore verso la polizia di kazan, quindi di eseguire il "passo dell'oca" ed ancora sottoscrivere una dichiarazione dove si asseriva la volontà di creare disordini nei prossimi incontri del Rubin.

Chi non avesse adempiuto a queste imposizioni sarebbe stato picchiato dagli stessi agenti di servizio.

La Nord prendendo atto di quanto riportato dagli Ultras del Rubin, esprime la totale solidarietà alla Tifoseria del Rubin augurando che vi possa esser a breve giustizia per quanto subito.

Se le testimonianze dei ragazzi potessero avere la medesima valenza di qualunque "libero cittadino" oggetto di una tale assurda discriminazione, probabilmente chi "avrebbe" compiuto certi vili comportamenti sarebbe quantomeno oggetto di indagini ma a quanto pare gli arresti preventivi in russia sono una regola e ciò che accade in detenzione rimane in detenzione ...

I Tifosi del Rubin hanno fatto inoltre sapere della volontà di disertare l'incontro con l'Inter come atto di solidarietà verso quanto accaduto ai loro amici.

La Curva Nord prende atto di questa ulteriore decisione ed auspica che tutti gli Ultras del Rubin possano presto tornare ad occupare gli spalti del loro stadio.

LUNGA VITA AGLI ULTRAS !!!

NIENTE SCONTI PER I DUE BERGAMASCHI.

Stangata del giudice per i due ultra' atalantini arrestati dopo gli incidenti che hanno preceduto Atalanta-Catania del 23 settembre: A.M., 34 anni di Seriate, e G.V., 30 anni di Bergamo sono stati condnnati dal giudice Stefano Storto a un anno e sei mesi di reclusione (andato oltre agli otto mesi della richiesta del pm), un divieto di tre anni di partecipare a manifestazioni sportive e l'obbligo di firma durante le partite negli uffici della polizia giudiziaria. Ai due e' stata negata anche la revoca degli arresti domiciliari cui sono costretti dieci giorni, e ai quali resteranno fino alla sentenza definitiva. Le accuse sono rissa, danneggiamento e lancio di oggetti nell'ambito di manifestazioni sportive, e la sentenza e' stata motivata con una censura per chi e' 'vittima di irrazionale e violenta passione per una squadra di calcio'. Gli ultras erano stati fermati dalla polizia in flagranza poco dopo le 19 della sera della partita, quando gli atalantini effettuarono un vero e proprio agguato all'autobus dei catanesi, con un lancio di oggetti seguito da una rissa.

TORNA LIBERO UN ULTRAS GIALLOROSSO.

L'ultras giallorosso JP torna libero. Lo ha deciso il gip Ercole Aprile, accogliendo l’istanza di scarcerazione presentata dai legali del 23enne leccese, gli avvocati Giuseppe Milli e Renata Minafra, i quali si sono spesi senza riserve in un un’aspra battaglia legale per far revocare la misura di custodia nei confronti loro assistito. JP era uno di quei 14 ultrà della tifoseria giallorossa che furono arrestati dagli uomini della squadra mobile lo scorso 26 maggio, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di atti di violenza nei pressi dello stadio in occasione delle partite del Lecce. In seno a queste accuse, su JP ne grava una specifica e particolarmente pesante: quella di tentato omicidio plurimo aggravato per il lancio di una bomba carta con circa 800 grammi di polvere da sparo contro un contingente dei carabinieri durante un corteo non autorizzato di tifosi per festeggiare il centenario della società giallorossa. Fatti avvenuti il 16 marzo del 2008.

Il giovane fin da subito si è proclamato innocente, ma contro di lui c’è stata soprattutto la testimonianza di un tenente dei carabinieri, il quale ha asserito di aver riconosciuto JP come colui che avrebbe lanciato l’ordigno, fornendo una descrizione del suo abbigliamento. Gli avvocati difensori del giovane, hanno portato all’attenzione della Procura un filmato amatoriale, fatta con un videofonino, che dimostrerebbe come almeno sette secondi prima il 23enne si trovasse lontano circa 200 metri dal luogo dove è poi stato gettato l’ordigno. Ma il dvd, presentato dapprima all’attenzione del gip Nicola Lariccia e poi al Tribunale del Riesame, non ha sortito da subito l’effetto sperato. Libertà negata.

La difesa ha dunque cacciato l’asso nella manica: nella nuova istanza di scarcerazione presentata al gip Ercole Aprile lo scorso 29 settembre, i difensori hanno prodotto l’ingrandimento di un fotogramma, elaborato appositamente da un consulente informatico di Arezzo, che permetterebbe di vedere come JP si trovasse inizialmente al centro del corteo, per poi allontanarsi e ricomparire circa sette secondi prima del lancio dell’ordigno. Per gli avvocati, da una tale distanza sarebbe stato impossibile scagliare la bomba contro il blindato dei carabinieri. D’altro canto, le immagini sembrerebbero evidenziare come nello stesso luogo vi fosse un’altra persona con abiti simili a quelli di JP. Per il gip, che sottolinea come il quadro sia ancora tutt’altro che definito e definitivo, allo stato dei fatti, non vi sarebbe comunque certezza sulle reali identità del lanciatore e da qui la decisione di ridare la libertà al 23enne.

“L’abnegazione della difesa che ha dimostrato con indagini autonome l’estraneità di JP”, commentano soddisfatti gli avvocati Giuseppe Milli e Renata Minafra, “ha permesso alla giustizia finalmente di trionfare. A questo punto l’impianto accusatorio generale del processo ha subito un notevole scossone”.

UNA SCELTA VERGOGNOSA!




Ieri a Roma, è stata vietata la trasferta ai Napoletani per l'incontro di Roma-Napoli.
Noi da Ultras non possiamo che essere amareggiati per questa scelta da parte dell'osservatorio.
Il motivo per il quale la trasferta ai Tifosi Napoletani è stata vietata, è perchè lo scorso anno ci sono stati dei problemi alla Stazione Termini e fuori lo stadio.I problemi? normalissimo. Se i primi a farli creare siete proprio voi... se quel treno fosse partito in orario e non con il ritardo che ha avuto, i tifosi del Napoli a quell'ora erano gia nel loro Settore, o magari anche fuori a scontrarsi. Ma erano gia allo stadio, li era competizione del servizio d'ordine, fare in modo da evitare tutto.E' vero il clima e la tensione erano quelle che erano, Ma la bravura del servizio era proprio li. Si chiama infatti SERVIZIO D'ORDINE. Che tutto è meno che ORDINE!
I fatti sul treno per Roma sono stati atti abbastanza brutti,questo non lo si può nascondere, e tantomeno si può nascondere che su quel treno più di qualcuno era abbastanza facinoroso. Ok ci siamo, però per loro incompetenza (servizio d'ordine), incapaci di organizzare in modo giusto e civile la partenza e l'arrivo dei tifosi del Napoli, a rimetterci sono proprio loro, o meglio NOI!
Come a dire.. chiudiamo il settore ospiti e risolviamo il problema.
Un po come.. lasciamo fuori questi criminale.
Ieri i settori ospiti sono stati chiusi non solo all'Olimpico, ma anche per i tifosi dell'Como, Milazzo, Siracusa, Pro Vasto ed anche per i tifosi del Tor Lupara, squadra che compete in campionato d'eccellenza Laziale.
Decisioni molto deludenti, strumentalizzando su di noi, discriminandoci e incriminandoci passiamo noi dalla parte sbagliata, quando invece si nota in modo chiaro, l'incompetenza da parte die Servizi in questo Paese!!!
Pensiamo a migliorare i servizi in Italia, no ad ELIMINARE chi vive la propria passione e vive per un IDEALE, l'essere ULTRAS!!!!!!

DENUNCIATI PER AVERLI SORPRESI IN POSSESSO DI FUMOGENI.

Sono stati sorpresi dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale in collaborazione con quelli del 6ø Battaglione "Toscana" mentre pochi minuti prima dell'incontro Roma-Napoli, stavano scavalcando la recinzione interna dello stadio Olimpico all'altezza di piazzale Pietro Dodi. I 3 giovani, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, tutti di fede giallorossa, sono stati bloccati e perquisiti: all'interno delle loro borse sono stati sequestrati 2 fumogeni, 23 petardi ed un bastone metallico della lunghezza di circa 120 cm. I 3 minori sono stati denunciati con l'accusa di scavalcamento in occasione di competizioni agonistiche e possesso di artifizi pirotecnici

COLORARE GLI STADI.... NON E' POSSIBILE!
CHE SCHIFO!!!

C'ERA UNA VOLTA.... IL DERBY DEL SUD!




Roma-Napoli diventa un caso: la sfida tra giallorossi e azzurri potrà essere vista solo dagli abbonati, che avranno la possibilità di acquistare due tagliandi da destinare a persone residenti della Provincia. Si annuncia un impianto semivuoto.

C'era una volta il derby del Sud: finiti i tempi dell'Olimpico strapieno per Roma-Napoli, domenica - se andrà bene - ci saranno 30.000 spettatori. In uno stadio che ne tiene ufficialmente 72.698 e che la Roma quest'anno ha sempre "occupato" al 61,17% della sua capienza (44.469 spettatori di media, la terza dopo Milan e Inter). Ma stavolta ci sarà il vuoto: solo gli abbonati, circa 25.000, e pochissimi paganti. Grazie a limitazioni che lasciano fuori decine di migliaia di persone, anche turisti di passaggio nella Capitale. Ma così va in Italia. Da una parte si invocano stadi nuovi, e Roma e Lazio sono in prima fila con progetti faraonici, dall'altra si fa di tutto per svuotare quelli che già esistono.

SCELTE DOLOROSE - La lotta alla violenza ha portato indubbiamente a risultati positivi negli ultimi tempi, ma a costo di scelte che hanno reso impossibile la vita del tifoso per bene e tolto la possibilità di vivere la partita come un momento di allegria, di amicizia, di sfottò. L'Olimpico mezzo vuoto di domenica sarà una conseguenza inevitabile alla decisione del Casms (comitato analisi del Viminale) che ha stabilito "solamente per gli abbonati la possibilità di acquistare, presso le ricevitorie autorizzate, e solo entro le ore 19 del giorno precedente l'incontro (oggi, ndr), due tagliandi da destinare alle persone residente nella Provincia di Roma".

Questo provvedimento, che fonti del Viminale considerano un "palliativo", era stato adottato in passato anche per un Lazio-Napoli. Risultato? Un flop. Ai tifosi non piace per niente. La decisione è stata presa per impedire che i napoletani possano venire a Roma, dopo gli incidenti dello scorso anno (ricordate il famoso treno fantasma?), e dopo che in curva Sud, quest'anno, si sono verificati disordini (lancio di bombe carta e picchettaggio agli ingressi) causati da alcuni ultrà giallorossi in occasione della gara con la Fiorentina. Il tutto senza alcun intervento delle forze dell'ordine. E così si è deciso di punire non solo i napoletani, ma anche tantissimi tifosi della Roma, residenti magari in Provincia di Viterbo o Latina. Oltre ad eventuali turisti di passaggio nella Capitale.

Nessuna punizione invece per chi ha creato gli incidenti, o ha offeso Okaka nella gara di giovedì in Coppa. Gran parte degli ultrà, infatti, sono proprio gli abbonati, che potranno tranquillamente entrare allo stadio domani. Se a Firenze si tenta, con successo, di tenere la polizia lontana il più possibile dagli spalti e il ritorno dei bambini allo stadio viene salutato come una vittoria delle civiltà, ecco che restano tante altre ombre. Non c'è una linea comune di comportamento. La tessera del tifoso, poi, ha inasprito ancora di più gli animi. Tanto che Maroni dovrà fare retromarcia: non si parte più a gennaio, la Lega Calcio chiederà un rinvio sino all'inizio della stagione 2010-2011. Deciderà un'assemblea straordinaria entro fine ottobre ma adesso è quasi certo. Gli ultrà sono contrari, i club preferiscono prendere tempo. "Dobbiamo decidere se subirla, partendo da gennaio, o arricchire la tessera...", ha sottolineato il nuovo presidente, Maurizio Beretta. Ma restano ancora tanti problemi: la fine dell'emergenza, negli stadi, è lontana. I metal detector, invocati da Maroni, servono a poco.

ULTRA' BLUCELESTE NEI GUAI.

UN ULTRÀ bluceleste è finito nei guai dopo la trasferta di Cremona. Era il 13 settembre scorso e il Lecco era impegnato, allo stadio «Zini» di Cremona, per la quarta giornata del campionato di Prima divisione. Secondo quanto si è appreso dalla questura cittadina, i colleghi della città del torrone avevano segnalato il comportamento contro la legge del supporter bluceleste.

SI È MESSA IN MOTO così la macchina delle indagini che si sono concentrate soprattutto sulle immagini registrate allo stadio di Cremona e che la Digos di Cremona ha provveduto ad inviare ai colleghi di Lecco per passare all’individuazione del soggetto. Il risultato di queste indagini sarà reso noto nella mattinata di oggi in una conferenza-stampa indetta nella sede della questura cittadina di corso Promessi Sposi.

ASSALTATA UN'AUTO DEI TIFOSI DELLA LUCCHESE!! PRESA A SPRANGATE.

Un'auto con a bordo alcuni tifosi della Lucchese e' stata presa a sprangate da un gruppo di ultras del Viareggio in una piazzola di sosta lungo la statale che da Arezzo porta a Sansepolcro, in localita' Palazzo del Pero.

I viareggini, diretti a Perugia a bordo di tre pulmini per l'incontro dell'Esperia con la squadra locale, hanno incrociato sulla stessa strada un autobus e alcune auto di supporter rossoneri, diretti a Gubbio per sostenere la Lucchese. I viareggini prima avrebbero lanciato alcune pietre e poi, qualche chilometro dopo, avrebbero bloccato e preso a sprangate un'auto dei lucchesi. Sul posto e' intervenuta la Polizia.